F.lli Biagini - Catalogo servizi generali 2021
382 Comunicazione e segnaletica Cartelli segnalatori in alluminio Cartelli con segnali di divieto Cod. Descrizione LxH Umv 76892 Proprietà privata vietato l'accesso 20x30cm pz 76893 Vietato l'accesso ai non addetti ai lavori 27x37cm pz 76894 Vietato fumare 27x43cm pz 76895 Sosta vietata 20x30cm pz 76896 È vietato depositare materiali 27x43cm pz 76897 È vietato arrampicarsi sugli scaffali 16,6x26,2cm pz 76898 Non usare in caso di incendio 11,5x16cm pz 76899 Divieto di transito ai pedoni 27x37cm pz 76900 Vietato l'uso di telefoni cellulari 16,6x23,3cm pz 79809 Non usare acqua per spegnere incendi su parti elettriche 16,6x26,2cm pz 79810 Vietato fumare e usar e fiamme libere 16,6x23,3cm pz Con dimensioni e caratteristiche cromatiche e colorimetriche dei segnali conformi alle norme UNI 7543 D.Lgs 81 del 09/04/08. Cartelli in alluminio piano, adatto sia in ambienti interni che esterni con atmosfere anche molto aggressive. Buona resistenza ai solventi. Elevata resistenza e durata nel tempo grazie alle caratteristiche della stampa e dei materiali. Cartelli segnalatori in alluminio Segnaletica aziendale Il riferimento legislativo sulla segnaletica aziendale è il Decreto Legislativo 493/96, attuazione della direttiva europea 92/58/CEE, concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro. Il decreto in questione prescrive determinati obblighi per i datori di lavoro, quali: • fare ricorso alla segnaletica di sicurezza per vietare comportamenti pericolosi, avvertire dei pericoli esistenti, prescrivere comportamenti sicuri, fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza e ai mezzi di soccorso e altre informazioni in materia di sicurezza; • informare e formare i lavoratori e i rappresentanti per la sicurezza; • seguire le norme di buona tecnica, per le ipotesi non considerate dal decreto; Dall’altro lato esiste anche l’obbligo per i lavoratori di non modificare o rimuovere senza autorizzazione, i dispositivi di sicurezza, di segnalazione o di controllo (art. 5 del Decreto legislativo 626/96), in modo da non vanificare lo scopo e il significato delle segnalazioni stesse.
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